Aule Atemporali, Prima del Tempo – ?
Tra le molte domande perdute nelle profondità delle antiche cronache, ve ne è una che ancora oggi pone studiosi e appassionati di fronte all’impossibilità di dare una vera risposta: quanti erano i Balrog, e quel era la loro potenza? Certo, noi conosciamo molto bene il Flagello di Durin, che come sappiamo mise a dura prova un Maiar incarnato con Gandalf durante la Guerra dell’Anello. In passato abbiamo conosciuto Gothmog Signore dei Balrog, responsabile della morte di Fëanor e Fingon, che fu ucciso da Ecthelion della Fonte, trascinato nel pozzo della Piazza di Gondolin, ove il suo fuoco si spense, ed egli cadde nella sua stessa oscurità. E poi vi è un terzo Balrog, anch’esso sconfitto da un Elfo di Gondolin che morirà nel combattimento, Glorfindel, e che poi ritornerà nella Seconda Era alla Terra di Mezzo, reincarnato in virtù del proprio sacrificio.
Al di là di questi tre celebri Balrog, le fonti restano molto generiche. Un’antica tradizione voleva che essi fossero moltissimi, pari a un migliaio e più, e ciò spiegherebbe perché in molte narrazioni antiche leggiamo che Tuor ne uccise diverse durante l’assedio di Gondolin, e che suo padre Huor e soprattutto lo zio Húrin ne spacciarono a decine nell’Ultima Battaglia. E qui e là, molti ne morirono nelle Guerre del Beleriand.
Tuttavia, considerata la potenza e la natura dei Balrog, creature angeliche incarnate e corrotte da Morgoth, incapaci di distaccarsi dal suo volere e così di assumere altra forma che non fosse nera e terribile, siamo d’accordo con chi ritiene che un tale numero sia eccessivo, probabilmente a causa di una tendenza delle narrazioni mitiche, che con il passare del tempo si accrescono di dettagli, enfasi e iperboli.
Più realistico sarebbe considerarli nell’ordine di qualche decina, forse venti al massimo: un numero che renderebbe conto delle menzioni che di essi se ne fa nel Silmarillion, e permette di bilanciare la loro immensa forza con i risultati delle Guerre contro i Noldor, che certo sarebbero state ancora più sbilanciate se vi fossero stati più Balrog al servizio di Morgoth.
Vi è inoltre un’ultima nota che vale la pensa di menzionare, appartenente a una tradizione più tarda, che invece ne individua il totale in 7, vale a dire Gothmog, il Balrog ucciso da Glorfindel e il Flagello di Durin, più altri 4 dei quali non si conosce il destino (ma che probabilmente sono stati uccisi durante la Nirnaeth o successivamente, durante la Caduta di Gondolin o la Guerra d’Ira).

Quale che fosse il loro numero, poco o nulla conosciamo degli altri membri di questa etnia di Maiar decaduti. Eccetto, e solo per un piccolissimo brandello di frase presente in una versione del Lai dei Figli di Húrin, l’esistenza di un quarto Balrog che partecipa alla sua cattura durante la Battaglia delle Innumerevoli Lacrima e, una volta condottolo di fronte a Morgoth, lo colpì sulle labbra per punire una delle sue molte salaci risposte al Vala Rinnegato.
Null’altro sappiamo di questo Balrog eccetto il suo nome, Lungorthin, e la sua carica, Signore dei Balrog. Lungorthin è chiaramente in formato Sindarin e quindi lascia presupporre ch’egli abbia avuto modo di essere conosciuto e nominato tra gli Eldar del Beleriand durante i primi secoli di guerre, un po’ come avvenuto per Gothmog. Il significato di questo nome non è però chiosato: sembrerebbe essere formato da Lung, “pesante in Sindarin”, e dall’infisso Gor, probabilmente derivato da Gar, “recinto” o “superno”, dal significato dunque di “pesante gabbia” o “gravame”.
Per quanto invece riguarda il titolo di “Signore dei Balrog”, si ritiene che esso identifichi il Capo in Seconda di Angband, dal momento che Gothmog era il Grande Capitano di Angband, e quindi un alto ufficiale della gerarchia dei Maia decaduti, inferiore solo al comandante supremo.
Altro, su Lungorthin il Balrog dimenticato, non si può dire.