Si vuole che, proprio mentre Varda terminava le sue fatiche, ed esse furono lunghe, quando per la prima volta Menelmacar salì in cielo e il fuoco azzurro di Helluin baluginò nelle brume sopra i confini del mondo, in quell’ora appunto si destarono i Figli della Terra, i Primogeniti di Ilúvatar. Presso il lago di Cuiviénen, illuminato appena dalle stelle, il cui nome significa Acqua del Risveglio, si riscossero dal sonno di Ilúvatar; e mentre se ne stavano ancora silenziosi sulla riva, i loro occhi scorsero per prima cosa le stelle del cielo. Per ciò essi hanno sempre amato il lume delle stelle, adorando Varda Elentári più di tutti i Valar.
Nelle metamorfosi del mondo, le forme di terre e mari sono state infrante e rimodellate; fiumi non hanno mantenuto il proprio corso, monti non sono rimasti immobili; e a Cuiviénen non si può più tornare. Ma si dice, tra gli Elfi, che la laguna giaccia remota nella parte orientale della Terra-di-mezzo, andando verso nord, e che fosse una baia del Mare Interno di Helcar; e che mare si trovava dove un tempo erano state le radici del monte di Illuin, prima che Melkor lo rovesciasse. Molti rivi vi erano defluiti da alture dell’oriente, e il primo suono udito dagli Elfi era stato quello dell’acqua corrente e il rumore dell’acqua che cade sul sasso.
A lungo i Primogeniti dimorarono nella loro prima casa accanto all’acqua sotto le stelle, e percorsero la Terra pieni di ammirazione; e presero a formare discorsi e a dar nome a tutte le cose che scorgevano. Chiamarono se stessi Quendi, che significa coloro che parlano con voci; ché fino a quel momento non avevano incontrato altre creature viventi che parlassero o cantassero.
{J. R. R. Tolkien, Quenta Silmarillion, L’Avvento degli Elfi e la Cattività di Melkor, The Firstborn at Lake Cuiviénen by aegeri on DeviantArt}
-Ancalagon