Nessuno, e ancora nessuno!

Allora sorse, nei cuori di Fëanor e dei suoi figli, il proposito di impadronirsi di tutte le navi e di partire all’improvviso, che essi avevano conservato il controllo della flotta dopo la battaglia al Porto, e gli equipaggi erano composti solo da coloro che vi avevano combattuto e che a Fëanor erano legati. E, quasi obbedendo alla sua volontà, un vento si levò da nordovest e Fëanor via se ne andò in segreto con tutti coloro che riteneva a lui fedeli, e prese il largo, puntando all’alto mare, e lasciò Fingolfin in Araman. E poiché il mare in quel punto era stretto, dirigendo a est e alquanto a sud, passò di là senza perdite, primo tra tutti i Noldor a rimetter piede sulle sponde della Terra di Mezzo; e lo sbarco di Fëanor avvenne all’imboccatura del fiordo che era detto di Drengist e che penetrava in Dor-lómin.
Ma, preso che ebbero terra, Maedhros, il maggiore dei suoi figli, e che era stato amico di Fingon prima che tra loro si interponessero le menzogne di Morgoth, parlò a Fëanor dicendo: «E ora, quali navi e quali rematori intendi destinare al ritorno, e chi porteranno per primo di qua? Fingon il valoroso?». Rise allora Fëanor quasi a un’insensatezza, e gridò: «Nessuno, e ancora nessuno! Ciò che mi son lasciato alle spalle, non lo considero una perdita: inutile fardello lungo la strada, tale si è dimostrato. Che coloro che hanno maledetto il mio nome, continuino a maledirmi, e gemendo se ne ritornino alle gabbie dei Valar! Brucino le navi!». Al che il solo Meadhros si tirò da parte, mentre Fëanor faceva dare alle fiamme le candide navi dei Teleri.

J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Quenta Silmarillion.
Immagine di Ted Nasmith, il popolo di Fingolfin attraversa l’Helcaraxë.
-Beleg Cùthalion

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