il volto sorridente e la nequizia in cuore

Sicché, in quel torno di tempo fece apprestare una via segreta che conducesse dalla città e, passando al di sotto della piana, sbucasse ben al di là, a nord dell’Amen Gwareth; e fece sì che solo pochi ne fossero a conoscenza, e neppure un alito ne giungesse all’orecchio di Morgoth. Ora accadde che, Eärendil essendo ancora piccolo, Maeglin si perdesse, lui che, come s’è detto, amava le prospezioni minerarie e la ricerca di metalli più di ogni altra arte; ed era maestro e guida degli Elfi che lavoravano tra i monti attorno alla città, estraendo metalli da fucinare per opere di guerra come di pace. Sovente Maeglin si recava però, con scarso seguito, oltre la cerchia delle alture e il Re ignorava che il suo ordine non veniva rispettato; e accadde così, secondo volle il destino, che Maeglin fosse catturato da Orchi e tratto in Angband. Egli non era né un debole né un pusillanime, ma i tormenti onde fu minacciato né piegarono lo spirito, e si comprò vita e libertà rivelando a Morgoth l’esatta localizzazione di Gondolin e come fare a reperirla e assalirla. Grandissima fu la gioia di Morgoth, che promise a Maeglin la signoria di Gondolin quale suo vassallo, nonché il possesso di Idril Celebrìndal, una volta presa la città; e in effetti, il desiderio per Idril e l’odio per Tuor resero più facile a Maeglin il tradimento, il più infame di cui si abbia traccia nelle cronistorie degli Antichi Giorni. Morgoth però lo rimandò in Gondolin per tema che qualcuno sospettasse la sua defezione, anche perché Maeglin potesse favorire l’assalto dall’interno, quando ne fosse suonata l’ora; e Maeglin dimorò nelle aule del Re, il volto sorridente e la nequizia in cuore, mentre Idril sempre più sentiva addensarlesi attorno la tenebra.

{J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Tuor e la Caduta di Gondolin, Maeglin by EKukanova on DeviantArt}
-Lúthien Tinúviel

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