Galadriel non volle sentir ragioni

Accadde così che, quando la luce di Valinor venne meno – per sempre, ritennero i Noldor – essa si unì alla ribellione contro i Valar che avevano ordinato loro di restare; e una volta imboccata la strada dell’esilio, Galadriel non volle sentir ragioni, respinse l’ultimo messaggio dei Valar e cadde sotto la sorte di Mandos. Persino dopo lo spietato assalto contro i Teleri e il furto delle loro navi, sebbene lottasse furiosamente contro Fëanor in difesa del lignaggio di sua madre, non si decise al ritorno; vi si opponeva il suo orgoglio, il perdono le sarebbe parso una sconfitta; in compenso, ardeva ormai del desiderio di seguire Fëanor, armata di tutta la sua ira, in qualsiasi terra andasse e di mettergli i bastoni tra le ruote con ogni mezzo. Era ancora l’orgoglio a muoverla, quando, alla fine dei Tempi Remoti, dopo la definitiva sconfitta di Morgoth, respinse il perdono concesso dai Valar a tutti coloro che avevano combattuto contro di lui, e rimase nella Terra di Mezzo. Solo dopo che furono trascorse altre due lunghe ere, quando finalmente tutto ciò che aveva desiderato da giovane fu in sua mano, l’Anello del Potere e il dominio della Terra di Mezzo da lei tanto sognato, la sua saggezza raggiunse la piena maturità ed essa li rifiutò e, superata l’ultima prova, partì per sempre dalla Terra di Mezzo.

J.R.R. Tolkien, Racconti Incompiuti, a cura di C. Tolkien
Foto dal set della serie “Rings of Power”
-Beleg Cùthalion

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