All’interno della grande sala ora faceva proprio buio. Beorn batté le mani ed ecco che entrarono trottando quattro bei pony bianchi, e parecchi cani grigi, forti e slanciati. Beorn disse loro qualcosa in uno strano linguaggio, che pareva fatto di suoni animaleschi usati come parole. Essi uscirono di nuovo e presto tornarono portando in bocca alcune torce, che accesero sul fuoco e fissarono a certi sostegni bassi sui pilastri, al centro della sala. Quando volevano, i cani potevano rizzarsi sulle zampe posteriori e portare qualsiasi cosa con quelle anteriori. Sistemarono rapidamente accanto al fuoco assi e cavalletti, che erano appoggiati alle pareti laterali.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Strani Alloggi, Beorn’s Servant by Carol Craig}
-Ancalagon