«“Credi che ci si possa ancora fidare degli Uomini di Rohan?”, chiesi a Gwaihir, giacché il tradimento di Saruman aveva scosso la mia fede.
«“Pagano un tributo in cavalli”, rispose, “e ne inviano molti ogni anno a Mordor, o perlomeno così si racconta; ma non sono ancora sotto il giogo. Ma se Saruman, come dici, è diventato malvagio, ebbene, anche la loro rovina non può tardare”.
«Prima dell’alba mi posò nel paese di Rohan; ma vedo che ho allungato la mia storia oltre i limiti; il resto dovrà essere più conciso. A Rohan trovai il male già al lavoro: le menzogne di Saruman. Il re del paese non volle ascoltare i miei avvertimenti. Mi disse di prendere un cavallo ed andarmene; io ne scelsi uno che mi piacque molto, cosa che a lui non garbò: era il miglior cavallo del paese, e mai ne ho visto uno simile».
«Allora dev’essere veramente un nobile animale», disse Aragorn; «e mi addolora più di tante notizie che parrebbero peggiori, udire che Sauron impone un tale tributo. Non era così quando mi recai in quel paese l’ultima volta».
«E non lo è nemmeno adesso, lo giuro», disse Boromir. «È una menzogna inventata dal Nemico. Conosco gli Uomini di Rohan, sinceri e valorosi, nostri alleati, che vivono ancora nelle terre che demmo loro tanto tempo fa».
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Consiglio di Elrond, Gandalf and Shadowfax by Ted Nasmith}
-Ancalagon