Di rado accadeva che Fëanor e i suoi figli dimorassero a lungo in un luogo

Col passare delle ere, i Vanyar giunsero ad amare la terra dei Valar e la luce piena degli Alberi, e abbandonarono la città di Tirion su Túna per andare ad abitare sulla montagna di Manwë ovvero per le piane e tra i boschi di Valinor, in tal modo separandosi dai Noldor. Ma il ricordo della Terra-di-mezzo sotto le stelle rimase nei cuori dei Noldor, i quali si insediarono nel Calacirya e sui colli e nelle valli da cui s’udisse il rumore del mare occidentale; e benché molti di essi sovente andassero per il paese dei Valar, in lunghi viaggi alla scoperta dei segreti della terra, dell’acqua e di tutte le cose viventi, pure in quei giorni le genti di Túna e Alqualondë stavano assieme. Finwë regnava in Tirion, e Olwë in Alqualondë; però Ingwë era sempre tenuto per Supremo Re di tutti gli Elfi, ed egli perciò abitava ai piedi di Manwë sopra Taniquetil.
Di rado accadeva che Fëanor e i suoi figli dimorassero a lungo in un luogo, ma viaggiavano di qua e di là per tutta Valinor, spingendosi sino ai confini della Tenebra e alle fredde rive del Mare Esterno, alla ricerca dell’ignoto. Sovente erano ospiti nei palazzi di Aulë; ma Celegorm preferiva recarsi alla casa di Oromë, dove molte cose apprendeva sui pennuti e gli animali terrestri, di cui sapeva ogni linguaggio. Ché tutte le creature viventi che sono o sono state nel Regno di Arda, salvo le selvagge e perfide di Melkor, vivevano allora nella terra di Aman; e c’erano anche molte altre creature che non sono state viste nella Terra-di-mezzo, e forse mai saranno viste, dacché il mondo è mutato.

{J.R.R. Tolkien, Quenta Silmarillion <<La Storia dei Silmaril>> Capitolo 5 Eldamar e i Principi degli Eldalië, Oromë and Nahar by kimberly80 on DeviantArt}
– Ancalagon

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