Ora Morgoth s’avvicinava alle rovine di Angband, là dove un tempo aveva sede la sua grande roccaforte occidentale; e Ungoliant ne intuì la speranza, seppe che avrebbe tentato di sfuggirle, e lo fermò, chiedendogli di mantenere la promessa fattale. «Cuor nero! » gli disse. «Ho fatto come volevi. Ma io ho ancora fame.» «Che altro vuoi? » chiese Morgoth. « Desideri forse il mondo intero onde riempirti la pancia? Mica ho promesso di dartelo. Io ne sono il Signore.» «Non chiedo tanto » replicò Ungoliant. « Ma a Formenos ti sei impadronito di un grande tesoro; lo voglio tutto. Già, a piene mani tu me lo darai.» E allora, volente o nolente, Morgoth le consegnò le gemme che portava con sé, una a una, mugugnando; ed essa le divorò, e la loro bellezza scomparve dal mondo. Ancora più brutta e scura divenne Ungoliant, ma la sua brama era insaziata. « Con una mano sola hai dato,» disse «soltanto con la sinistra. Apri la destra.» Nella destra, Morgoth teneva stretti i Silmaril e, benché fossero chiusi in uno scrigno di cristallo, avevano cominciato a ustionarlo, e il suo pugno chiuso era dolente; ma non voleva aprirlo.

~J.R.R Tolkien, Il Silmarillion; Immagine: “The Greed of Ungoliant” by ashpwright su DeviantArt
_Elendil

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