Azaghâl

Belegost, intorno al 215 P.E. – Nirnaeth Arnoediad, 472 P.E.

 

Azaghâl è stato tra i più importanti Signori dei Nani della Prima Era, avendo svolto un ruolo di primo piano nelle Guerre di Elfi e Uomini contro Morgoth, in un’epoca nella quale ancora alta era la speranza di poter sconfiggere il Nemico sul campo di battaglia.…

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Thorondor

Thorondor, il Signore delle Aquile

Creazione di Eä – ? (probabilmente Ambarmetta)

 

Thorondor è il nome della più grande e più nobile delle Aquile di Manwë, che fin dall’origine dei tempi solcano il cielo di Arda, accompagnando i venti e facendo il proprio nido su picchi inaccessibili della Terra.…

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Tyrn Gorthad

Ai tempi di Argeleb II la peste giunse nell’Eriador da sud-est, e la maggior parte degli abitanti di Cardolan perirono, specialmente a Minhiriath. Gli Hobbit e tutti gli altri popoli soffrirono enormemente, ma la peste si allontanò verso nord, e le parti settentrionali dell’Arthedain subirono poche perdite.…

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affiderò alle tue cure l’erede della Casa di Hador

Neppure l’ombra di simili dubbi sembrava sfiorare Húrin Thalion; e tuttavia, un mattino della primavera di quell’anno si svegliò come dopo un sogno inquieto, e per tutto il giorno una nube ne offuscò la gaiezza; e la sera d’un tratto disse: «Quando sarò chiamato, Morwen Eledhwen, affiderò alle tue cure l’erede della Casa di Hador.…

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verranno macchinate nuove perfidie che né Uomini né Elfi potranno indovinare

Negli anni che seguirono alla Dagor Bragollach e alla caduta di Fingolfin, l’ombra della paura di Morgoth si allungò. Ma nell’anno quattrocentosessantanovesimo dopo il ritorno dei Noldor nella Terra-di-mezzo, tra Elfi e Uomini la speranza rifiorì, ché si era sparsa la voce delle imprese di Beren e Lúthien e dell’umiliazione di Morgoth sul suo stesso trono in Angband, né mancava chi sosteneva che Beren e Lúthien fossero ancora vivi o ritornati di tra i Morti.…

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La Grande Battaglia: la Guerra d’Ira

Si dice che Morgoth non s’aspettasse l’assalto che gli fu sferrato da Ovest; tanto infatti era il suo orgoglio, da indurlo a ritenere che nessuno mai più avrebbe osato muovergli apertamente guerra. Inoltre, pensava di aver per sempre estraniato i Noldor dai Signori dell’Ovest e che, contenti nella loro beata contrada, i Valar più non si sarebbero curati del suo reame nel mondo esterno, e ciò perché, agli occhi di chi ignori la pietà, gli atti pietosi sono sempre insoliti e inaspettati.
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Dagor-nuin-Giliath

Sotto le fredde stelle, prima che la Luna si levasse, la schiera di Fëanor risalì il lungo Fiordo di Drengist che si insinuava tra le Alture Echeggianti degli Ered Lómin, così passando dai litorali alla vasta contrada di Hithlum; e alla fine giunsero al grande lago di Mithrim, sulla riva settentrionale del quale s’accamparono, nella regione che portava lo stesso nome.…

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Così finì il più possente dei Noldor

Dieci giorni durò quella battaglia, e di tutte le armate da lui apprestate per la conquista del Beleriand, non tornò che un pugno di superstiti.

Pure, avrebbe avuto motivo di grande gioia, ancorché per il momento gli fosse celato. Ché Fëanor, mosso da ira per l’Avversario, non volle far alto, ma proseguì tallonando i resti degli Orchi, pensando così di giungere da Morgoth stesso; e rideva forte agitando la spada, rallegrandosi al pensiero di aver sfidato la collera dei Valar e i perigli del cammino, e che era vicina l’ora della sua vendetta.…

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