Siamo al confine dei pascoli per le sue api

Il pomeriggio era per metà trascorso prima che si accorgessero che qua e là cominciavano a vedersi grandi macchie di fiori, in ognuna delle quali crescevano solo fiori dello stesso tipo, come se fossero stati piantati apposta. Erano per lo più garofani, macchie ondeggianti di garofani selvatici e garofani purpurei, e larghe strisce di piccoli garofani bianchi dal profumo di miele. Nell’aria c’era dappertutto un ronzio, un brusio, un fruscio. Le api si affaccendavano per ogni dove. E che api! Bilbo non aveva mai visto niente di simile.

«Se una dovesse pungermi,» pensò «mi gonfierei il doppio di quello che sono!».

Erano più grosse dei calabroni. I maschi poi erano più grossi del vostro pollice, un bel po’ più grossi, e le strisce gialle sui loro corpi nero cupo brillavano come oro fiammante.

«Ci stiamo avvicinando» disse Gandalf. «Siamo al confine dei pascoli per le sue api».

 

{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Strani Alloggi, Bee’s Knees – Bumblebee Painting by Annie Troe}

-Ancalagon

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