se con la vita o con la morte vi posso salvare, lo farò

 «Come facciamo a sapere che voi siete il Grampasso di cui ci parla Gandalf? Non avete mai accennato a Gandalf prima che spuntasse fuori questa lettera. Per quel che ne sappiamo potreste essere una spia che ne recita la parte per portarci con sé chissà dove. Potreste aver fatto fuori il vero Grampasso e aver preso i suoi vestiti. Cosa trovate da rispondere?».
 «Che sei un tipo risoluto», rispose Grampasso. «Purtroppo l’unica risposta che posso darti, Sam Gamgee, è la seguente: se avessi ucciso il vero Grampasso, allora potrei uccidere anche voi. E vi avrei già uccisi senza tante chiacchiere. Se fossi alla caccia dell’Anello, lo potrei avere… e subito!».
 Si alzò in piedi e parve all’improvviso diventare altissimo. Nei suoi occhi ardeva una luce penetrante e autoritaria. Scostando la cappa, mise la mano sull’elsa di una spada che pendeva al suo fianco dissimulata dalle pieghe del manto. Gli Hobbit non osavano muovere un dito. Sam seduto con la bocca spalancata lo guardava sbigottito.
 «Ma io sono il vero Grampasso, fortunatamente», disse, abbassando verso di loro un viso improvvisamente addolcito da un luminoso sorriso. «Io sono Aragorn figlio di Arathorn; se con la vita o con la morte vi posso salvare, lo farò».
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Grampasso, At the Prancing Pony by Greg and Tim Hildebrandt}
– Ancalagon

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