rifletto Sui tempi che fuggiron veloci

«Non so ringraziarti come dovrei, Bilbo, per questo e per tutte le tue gentilezze passate», disse Frodo. «Non provarci!», esclamò il vecchio Hobbit, dandogli una manata sulla schiena. «Ahi!», gridò. «Sei diventato troppo duro per le mie mani! Il fatto è che gli Hobbit devono restar sempre uniti, ed in particolar modo i Baggins. Ciò che chiedo in cambio, è che tu prenda cura di te stesso quanto più ti sarà possibile, per tornare con tutte le notizie, vecchie canzoni e storie che potrai racimolare. Mi sforzerò di finire il libro prima del tuo ritorno. Vorrei scrivere io il secondo volume, se mi resterà ancora tempo». S’interruppe e volgendosi di nuovo verso la finestra, cantò dolcemente.

“Seduto accanto al fuoco, rifletto Su tutto quel che ho visto, Sulle farfalle ed i fiori dei campi In estati ormai da me distanti;

Penso a foglie gialle e a tele di ragno In autunni che più non torneranno; Alle nebbiose mattine, e al sole d’argento, E ai miei capelli agitati dal vento.

Seduto accanto al fuoco, rifletto Al mondo che sarà, Quando l’inverno un giorno giungerà, Ma della primavera io non vedrò l’aspetto.

Vi sono infatti tante e tante cose, Che io purtroppo ancora non conosco: Diversi in ogni prato ed ogni bosco Il verde ed il profumo delle rose.

Seduto accanto al fuoco, rifletto Ai popoli vissuti tanto tempo fa, Ed a coloro che vedranno un mondo Che a me per sempre ignoto resterà.

Ma mentre lì seduto rifletto Sui tempi che fuggiron veloci, Ascolto in ansia ed aspetto Il ritorno di passi e di voci.”

 

{J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, L’anello va a sud, collage realizzato con immagini da Movie Screencaps}

-Lúthien Tinúviel

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