Allora Azog si mise a ridere, e alzò il capo per lanciare un urlo di trionfo, ma l’urlo gli morì in gola. Vide infatti il suo esercito allo sbaraglio nella valle, e i Nani che andavano di qua e di là uccidendo senza incontrare alcuna resistenza, poiché gli Orchi fuggivano verso sud gridando terrorizzati. Intorno a lui tutti i soldati della sua guardia giacevano morti. Egli si voltò, correndo precipitosamente verso il Cancello.
Un Nano lo inseguì, brandendo un’ascia rossa. Era Dàin Piediferro, figlio di Nain. Riuscì ad afferrare Azog prima che varcasse il Cancello e lo uccise, staccandogli la testa. E quella fu considerata una grande prodezza, perché Dàin per i Nani era appena un adolescente. Ma una lunga vita e numerose battaglie lo attendevano, prima che cadesse, anziano ma fiero e diritto, durante la Guerra dell’Anello. Eppure, malgrado il suo coraggio e il suo furore, pare che quando ritornò dal Cancello fosse livido in faccia, come chi è reduce da un grande spavento.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Appendici, Il Popolo di Durin, Dáin Ironfoot by Ted Nasmith}
– Ancalagon