«Chissà in quale tipo di vicenda siamo piombati!».
«Chissà!», disse Frodo. «Io lo ignoro. E così accade per ogni storia vera. Prendine una qualsiasi fra quelle che ami. Tu potresti sapere o indovinare di che genere di storia si tratta, se finisce bene o male, ma la gente che la vive non lo sa, e tu non vuoi che lo sappia».
«No, signore, proprio come dite voi. Per esempio Beren, il quale mai avrebbe pensato di poter togliere il Silmaril dalla Corona Ferrea a Thangorodrim, eppure vi riuscì: e quello era un posto assai più nero e pericoloso di codesto ove ci troviamo noi. Ma certo quella era una lunga storia, al di là della felicità e della tristezza… e il Silmaril fu tramandato a Eärendil. Ma signore, non vi avevo mai pensato prima! Noi… voi avete parte della luce del Silmaril nella fiala che vi donò la Dama! Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandi racconti?».
«No, non terminano mai i racconti», disse Frodo. «Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte. La nostra finirà più tardi… o fra breve».
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Le Scale di Cirith Ungol, Frodo and Sam ~ Commission by Harpokrates on DeviantArt}
Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti.
{William Shakespeare, Iacopo: atto II, scena VII}
-Ancalagon