«Vi era su quest’albero qualcosa che non avevo mai visto prima di oggi», disse. «Non era un Orco. Fuggì non appena io toccai il tronco dell’albero. Pareva guardingo, ed abile nel destreggiarsi sugli alberi, altrimenti avrei pensato che fosse uno di voi Hobbit. Non ho scoccato frecce, perché temevo di provocare grida, e non possiamo correre il rischio di una battaglia. Una forte compagnia di Orchi è passata or ora. Hanno attraversato il Nimrodel… – maledetti i loro immondi piedi nelle sue limpide acque!… – per poi proseguire lungo l’antica strada accanto al fiume. Pareva stessero fiutando qualcosa, e per un certo tempo esaminarono il terreno vicino al punto in cui vi eravate fermati. Noi eravamo tre e non potevamo sfidarne cento, per cui andammo avanti, e parlando con voci simulate li conducemmo verso l’interno del bosco.
«Orophin è ora tornato in fretta nelle nostre dimore per avvertire il popolo. Di quegli Orchi nemmeno uno uscirà vivo da Lórien.

Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro II, Capitolo III, L’Anello va a Sud
Foto: Pinterest, neatoshop.com
Thorin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top