non aveva l’intenzione di lasciare fare ai lupi il comodo loro

 Potete ben capire perché Gandalf, ascoltando i loro ringhi e i loro ululati, cominciasse a spaventarsi terribilmente, anche se era uno stregone, avendo la netta sensazione di trovarsi in un posto che tutto era fuor che sicuro. Ma non aveva nemmeno l’intenzione di lasciare fare ai lupi il comodo loro, anche se non poteva far molto, bloccato com’era su un albero alto con i lupi tutt’intorno. Raccolse delle grosse pigne dai rami del suo albero, ne incendiò una con una vivida fiamma blu, e la scagliò giù sibilante in mezzo al circolo dei lupi. Ne colpì uno sulla schiena e immediatamente il suo ispido pelo prese fuoco, cosicché il lupo si mise a saltare di qua e di là ululando orribilmente. Poi ne tirò un’altra e un’altra ancora: una avvolta in una fiamma blu, un’altra rossa, un’altra verde. Scoppiavano al suolo in mezzo al circolo e ricadevano in scintille colorate e fumo. Una particolarmente grossa colpì sul naso il capo dei lupi, che fece un balzo di tre metri, e poi, in preda all’ira e al terrore, corse follemente attorno al circolo, mordendo e addentando perfino gli altri lupi.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Dalla Padella alla Brace, The bolves have a hobbit, dwarves and a wizard up a tree or two by Margareth Kogan}
-Ancalagon

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