La mattina giunse pallida da oriente. La luce, crescendo, filtrava attraverso le gialle foglie, e agli Hobbit sembrava veder brillare il mattiniero sole di una fresca alba estiva. Azzurro pallido, il cielo faceva capolino tra i rami frementi. Guardando da un’apertura nel lato sud del flet, Frodo vide la valle dell’Argentaroggia stendersi in un mare di giallo maggese ondeggiante dolcemente nella brezza. La mattina era ancora giovane e fredda quando la Compagnia si rimise in marcia, guidata ora da Haldir e da suo fratello Rùmil.
«Addio, dolce Nimrodel!», gridò Legolas. Frodo voltandosi scorse un bagliore di bianca spuma fra i fusti degli alberi.
«Addio», disse. Gli parve che mai più avrebbe udito fluire acque così belle, dall’eterno fondersi di innumerevoli note in una musica sempre cangiante.
«Addio, dolce Nimrodel!», gridò Legolas. Frodo voltandosi scorse un bagliore di bianca spuma fra i fusti degli alberi.
«Addio», disse. Gli parve che mai più avrebbe udito fluire acque così belle, dall’eterno fondersi di innumerevoli note in una musica sempre cangiante.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Lothlórien, Nimrodel by Doodemoiidesu on DeviantArt}
-Ancalagon
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