Non lontano dalla foce del Fiume Selva c’era la strana città di cui egli aveva sentito parlare dagli elfi nelle cantine del re. Non era costruita sulla spiaggia, anche se lì c’erano alcune capanne e qualche edificio, ma proprio dentro il lago, protetta dai vortici dell’immissario da un promontorio roccioso che formava una quieta baia. Un grande ponte di legno si spingeva fin dove, su enormi palafitte ricavate dagli alberi della foresta, era costruita un’operosa città di legno, non una città di elfi ma di uomini, che ancora osavano dimorare all’ombra della montagna del drago. Essi prosperavano ancora col commercio che risaliva il grande fiume da sud e veniva convogliato alla loro città, una volta superate sui carri le cascate; ma nei gloriosi giorni del passato, quando Dale a nord era ricca e fiorente, essi erano stati ricchi e potenti, e c’erano state intere flottiglie di barche sull’acqua, e alcune erano cariche d’oro e altre di guerrieri che rivestivano armature, e c’erano state guerre e gesta che ora erano solo una leggenda. Si potevano ancora vedere sulle rive i pilastri putrefatti di una città più grande, quando l’acqua calava a causa della siccità.
Ma gli uomini ricordavano poco di tutto ciò, anche se alcuni cantavano ancora vecchie canzoni che parlavano dei re dei nani sotto la Montagna, Thror e Thrain della stirpe di Durin, e dell’arrivo del drago e della caduta dei signori di Dale. Alcuni cantavano anche che un giorno Thror e Thrain sarebbero ritornati e l’oro avrebbe ripreso a scorrere a flutti di sotto alla Montagna e le terre sarebbero risuonate per ogni dove di nuovi canti e di nuove risa. Ma questa piacevole leggenda non aveva una grande importanza nelle loro occupazioni giornaliere.
Lo Hobbit, Un’ Accoglienza Calorosa
Lake Town by J.R.R. Tolkien
-Thorin