“Grande e altero era Ecthelion, Signore delle Fonti, in quel tempo Custode della Grande Porta. Tutto d’argento era vestito, e sopra il suo elmo scintillante era posta una punta d’acciaio recante in cima un diamante; e come il suo scudiero gli prese lo scudo, questi balenò quasi fosse coperto da gocce di pioggia, che in effetti erano mille e più borchie di metallo e cristallo.”
J.R.R. Tokien, Racconti Incompiuti, parte I, cap. I ,”L’arrivo di Tuor a Gondolin”.
“Tuor allora si fece incontro al Balrog, ma fu separato dagli altri e costretto a indietreggiare fino al centro della piazza, presso la fontana. Qui, spossato dal caldo soffocante, venne gettato a terra da un grande demone, ossia da Gothmog in persona, signore dei Balrog, pupillo di Morgoth. Ma ecco che Ecthelion, col volto pallido come il grigio acciaio e con il braccio dello scudo che ricadeva inerte sul fianco, balzò verso di lui mentre cadeva; l’ Elfo mirò al demone, senza però dargli la morte, ma ottenendo solo una ferita al braccio con cui reggeva la spada, cosicché l’arma gli cadde dalla presa. Allora Ecthelion signore della Fonte, il più bello dei Noldor, si avventò su Gothmog proprio nell’attimo in cui levava la frusta, conficcando in quel petto maligno la punta che ornava il suo elmo e stringendo le gambe contro la coscia del nemico; il Balrog urlò e cadde in avanti, ma entrambi precipitarono nel bacino della fontana regia, che era assai profondo.
Laggiù quella creatura trovò la morte; ed Ecthelion, greve di acciaio, s’inabissò con lui, e così perì il signore della Fonte, dopo una battaglia ardente nelle fresche acque.”
J.R.R. Tolkien, Racconti Perduti, parte III, “La Caduta di Gondolin”.
Ecthelion of The Fountain, by Sara Morello
-Stella del Vespro