Rimasero un popolo a sé stante, e in seguito furono sempre noti, a Elfi e a Uomini, come la Gente di Haleth. Questa rimase loro capo sino alla fine dei suoi giorni, senza contrarre matrimonio, e il governo passò poi a Haldan, figlio di Haldar suo fratello. Ben presto, tuttavia, in Haleth rinacque il desiderio di tornare a muovere verso occidente; e benché gran parte della sua gente fosse di parere contrario, essa li rimise un’altra volta in cammino; ed essi andavano senza aiuto o guida degli Eldar e, superato il Celon e l’Aros, si misero per la perigliosa contrada tra i Monti di Terrore e la Cintura di Melian. Era una terra non ancora così malvagia come divenne in seguito, ma non era strada che Uomini mortali potessero calcare senza aiuto, pure Haleth da sola riuscì a portare di là i suoi, benché a prezzo di durezze e perdite, costringendoli a proseguire con la forza della sua volontà. Alla fine superarono il Brithiach, e molti amaramente si pentirono di essersi messi in viaggio; ma ormai il ritorno era precluso; ragion per cui nelle nuove terre tornarono al loro antico modo di vivere il meglio che poterono, e dimorarono in fattorie isolate tra i boschi di Talath Dirnen di là dal Teiglin, e alcuni si spinsero lontano nel regno del Nargothrond. Molti però erano coloro che amavano Haleth la Signora e desideravano andare ovunque questa volesse e stare sotto il suo dominio; e costoro Haleth guidò nella Foresta di Brethil, tra il Teiglin e il Sirion. E quivi, nei duri giorni che seguirono, molti del suo popolo disperso convennero.
Ora, il Brethil era reclamato come parte del proprio reame da Re Thingol, sebbene non fosse entro la Cintura di Melian, né egli voleva concederla a Haleth; ma Felagund, che godeva dell’amicizia di Thingol, udito quanto era accaduto alla Gente di Haleth, le ottenne questa grazia, che potesse dimorare liberamente in Brethil, al solo patto che i suoi guardassero i Guadi di Teiglin contro tutti gli avversari degli Eldar, impedendo agli Orchi di penetrare in quei boschi. Al che Haleth rispose: «Dove sono Haldad mio padre e Haldar mio fratello? Se il Re del Doriath teme un’amicizia tra Haleth e coloro che hanno divorato i suoi congiunti, vuoi dire che i pensieri degli Eldar sono estranei agli uomini». E Haleth dimorò in Brethil sino alla sua morte; e sopra la sua salma i suoi eressero un tumulo verde sulle alture tra i boschi, Tûr Haretha, vale a dire Tumulo della Signora, Haudh-en-Arwen in lingua Sindarin.

{J.R.R. Tolkien, Quenta Silmarillion <<La Storia dei Silmaril>>, Capitolo 17 L’avvento degli Uomini in Occidente, Haleth by Turner Mohan}
– Ancalagon

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