«A me parve tutto estremamente bizzarro», disse Boromir. «Forse non era che una prova, ed ella volle leggere i nostri pensieri per un suo recondito fine; avrei quasi detto che ci stesse tentando, offrendo qualcosa ch’ella fingeva di poterci dare. Inutile dire ch’io rifiutai di ascoltare. Gli Uomini di Minas Tirith sono fedeli alla parola data». Ma quel che gli era parso che la Dama gli offrisse, Boromir non lo rivelò.
Quanto a Frodo, si rifiutò di parlare, benché Boromir lo assillasse di domande. «La Dama ti tenne a lungo sotto il suo sguardo, Portatore dell’Anello», gli disse.
«Sì», disse Frodo; «ma qualunque cosa mi sia allora venuta in mente, non la rivelerò».
«Ebbene, sii cauto!», disse Boromir. «Non ho molta fiducia in codesta Dama Elfica e nei suoi fini».
«Guardati dal parlar male di Dama Galadriel!», disse Aragorn severo. «Non sai quel che dici. Non vi è in lei e in questa terra alcun male, salvo che un uomo non ve lo porti lui stesso. Ed allora guai a lui! Ma il mio sonno questa notte sarà il primo senza timore dopo la nostra partenza da Gran Burrone. E ch’esso sia lungo e profondo, e addormenti anche il mio dolore! Sono stanco di corpo e di spirito». Si sdraiò sul suo giaciglio e cadde in un pacifico sonno.
Gli altri lo seguirono presto, ed il loro riposo non fu turbato da sogni o da rumori. Quando si svegliarono videro che la luce del giorno splendeva intensa sull’erba innanzi al padiglione, e che la fontana zampillava e scrosciava scintillante al sole.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Lo Specchio di Galadriel, Boromir by effix35 on DeviantArt}
-Ancalagon