Garm sapeva usare la lingua volgare

Giles l’Agricoltore aveva un cane. Il cane si chiamava Garm. I cani dovevano accontentarsi di nomi brevi in vernacolo: il latino della Bibbia era riservato a quelli più, su di loro. Garm non sapeva parlare latino neppure da cane; ma sapeva usare la lingua volgare (così come molti cani del suo tempo) tanto per fare il prepotente quanto per fare il fanfarone o per far le feste. La prepotenza era riservata ai mendicanti o a chi oltrepassava il confine di cinta, le fanfaronate agli altri cani, e il far le feste al suo padrone. Garm era orgoglioso di Giles e nello stesso tempo lo temeva, poiché questi sapeva fare il prepotente e il fanfarone meglio di lui.

Quelli non eran tempi di fretta e di gran darsi da fare. Ma il gran darsi da fare ha ben poco a che spartire con il fare. Gli uomini badavano alle loro fatiche senza fatica; e riuscivano a smaltire una discreta quantità sia di lavoro che di chiacchiere. C’erano sempre molte cose di cui parlare, poiché eventi memorabili accadevano con grande frequenza. Ma, a dire il vero, ai tempi in cui prende inizio questo racconto, era già molto tempo che non accadeva nulla di memorabile nel villaggio di Ham. Il che faceva perfettamente al caso di Giles…

 

Tratto da: Il Cacciatore di Draghi – Giles l’Agricoltore di Ham, J.R.R. Tolkien

Farmer Giles of Ham Confronts Chrysophylax Dives by Loneanimator

– Thorin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top
Racconti di Tolkien