erano stati nuovamente assaliti da un centinaio di Orchi

Avevano fatto molta strada gridando ma non sapeva quanta; e poi a un tratto erano piombati dritti in mezzo a un gruppo di Orchi. Costoro erano immobili e in ascolto, e non parvero accorgersi di Merry e Pipino fin quando non furono quasi fra le loro braccia. Allora si erano messi a urlare, e decine di altri Orchi eran comparsi fra gli alberi. Lui e Merry avevano sguainato la spada, ma i nemici non avevano voglia di combattere, e cercavano soltanto di afferrarli, anche dopo che Merry aveva amputato numerose braccia e mani. Bravo Merry!
Poi era arrivato correndo Boromir. Li aveva costretti a combattere. Ne aveva uccisi molti, e i superstiti si erano dati alla fuga. Ma sulla via del ritorno erano stati nuovamente assaliti da un centinaio di Orchi, fra i quali alcuni molto grandi, che scoccavano una pioggia di frecce: sempre contro Boromir. Questi aveva suonato il suo corno tanto forte da fare echeggiare l’intero bosco, e da principio gli Orchi, atterriti, erano indietreggiati; ma vedendo che oltre l’eco non giungeva altra risposta, gli si erano avventati contro più feroci che mai. Pipino non ricordava altro. L’ultima immagine che portava incisa nella memoria era Boromir appoggiato a un albero che estraeva una freccia dal suo petto. Poi tutto era piombato nell’oscurità.

{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Gli Uruk-hai, https://www.youtube.com/watch?v=Wg2igBnD4hs}
-Ancalagon

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