Un lungo gemito portato dal vento giunse alle loro orecchie, come il grido di qualche essere malvagio e solitario: prima stridulo, poi quasi soffocato, terminò con una nota estremamente acuta. E, mentre stavano lì immobili, chi in piedi chi seduto, come pietrificati, un altro lamento, più debole e lontano ma non meno raccapricciante, rispose al primo. Seguì un lungo silenzio, interrotto solo dal rumore del vento tra le foglie.
«E quello cos’era?», chiese infine Pipino, affettando una certa disinvoltura, ma alquanto tremante. «Se era un uccello, è uno che non ho mai sentito nella Contea prima d’oggi».
«Non era un uccello; non era una bestia», rispose Frodo. «Era un richiamo, o un segnale. C’erano parole in quel lamento parole che non conosciamo. Ma nessun Hobbit ha una voce del genere».
Non ne parlarono più: pensavano tutti ai Cavalieri, ma non dissero niente. Erano restii a partire e riluttanti a rimanere; ma prima o poi avrebbero dovuto attraversare l’aperta campagna fino al Traghetto, ed era meglio mettersi subito in cammino, alla luce del giorno. In quattro e quattr’otto rifecero i fagotti e ripartirono.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Una Scorciatoia che porta ai Funghi, Nazgûl – Lord of the Rings fan art by Mustapha Design dz in 2019}
-Ancalagon