E Tuor restò in Gondolin, la cui felicità e bellezza, aggiunte alla saggezza del suo popolo, ne soggiogavano l’animo; e divenne grande per statura e mente, e molto apprese della scienza degli Elfi esiliati. Ed ecco, il cuore di Idril si volse a lui, e il cuore di Tuor a lei; e l’odio segreto di Maeglin s’accrebbe, poiché egli desiderava sopra ogni altra cosa di possedere Idril, unica erede del Re di Gondolin. Ma in così alta stima Tuor era tenuto dal Re che, dopo che ebbe dimorato nella città per sette anni, questi non gli rifiutò la mano di sua figlia; infatti, sebbene non volesse prestare orecchio alle esortazioni di Ulmo, intuiva che il destino dei Noldor era legato a colui che Ulmo
aveva inviato, né dimenticava le parole che Huor gli aveva detto prima che l’esercito di Gondolin si ritirasse dal campo della Battaglia delle Innumerevoli Lacrime. Si fece dunque grande e gioiosa festa, poiché Tuor si era cattivato i cuori di tutta quella gente, salvi soltanto Maeglin e i suoi seguaci segreti; e così ebbe luogo il secondo sposalizio tra Elfi e Uomini.
{J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Tuor e la Caduta di Gondolin, Idril by Venlian on DeviantArt}
-Lúthien Tinúviel