Questa volta gli fu permesso di salire sul dorso di un’aquila e di tenersi ben stretto tra le ali. Sulla sua testa si formò una violenta corrente d’aria, ed egli chiuse gli occhi. I Nani gridarono addii e promesse di sdebitarsi col Signore delle Aquile se mai ne avessero avuto la possibilità, mentre quindici grandi uccelli si levavano dal fianco della montagna. Il sole si teneva ancora vicino al limite orientale delle cose. Il mattino era freddo, e nelle valli e nelle conche c’era una nebbiolina che qua e là si avvolgeva attorno alle cime e ai pinnacoli delle alture. Bilbo aprì un occhio per dare una sbirciatina e vide che gli uccelli erano già molto in alto e che la terra era molto lontana, e le montagne, già distanti, si ritraevano sempre di più. Chiuse di nuovo gli occhi e si tenne più forte.
{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Strani Alloggi, Eagles by TobyCarr on DeviantArt}
-Ancalagon