«Ssst!» disse Gandalf. «Che Thorin parli». E Thorin cominciò così.
«Gandalf, nani e signor Baggins! Ci siamo riuniti nella casa del nostro amico e compagno cospiratore, questo eccellentissimo e audacissimo hobbit – voglia il cielo che i peli dei suoi piedi non cadano mai! lode grandissima al suo vino e alla sua birra!…».
Qui fece una pausa per riprender fiato e per un’educata replica dello hobbit, ma i complimenti eran del tutto sprecati col povero Bilbo Baggins che boccheggiava tentando di protestare contro l’esser chiamato audace e peggio che mai compagno cospiratore, pur non riuscendo a produrre nessun suono, tanto era abbattuto.
Così, Thorin continuò: «Ci siamo riuniti per discutere i nostri piani, le soluzioni, i mezzi, le strategie e le risorse. Tra poco, prima che spunti l’alba, intraprenderemo il nostro lungo viaggio, un viaggio da cui qualcuno di noi, o forse ognuno di noi (eccetto il nostro amico e consigliere, l’ingegnoso stregone Gandalf) può anche non ritornare. È un momento solenne. Il nostro scopo, non credo di sbagliare, è ben noto a tutti noi. Per lo stimatissimo signor Baggins, e forse per uno o due dei nani più giovani (credo di non sbagliarmi se indico Kili e Fili, per esempio) può essere opportuna una sommaria e breve descrizione dello stato attuale delle cose».
Questo ero lo stile di Thorin. Era un nano importante. Se gli fosse stato permesso, con molta probabilità sarebbe andato avanti in questo modo fino a rimanere senza fiato, senza raccontare a nessuno dei presenti niente che non fosse già noto a tutti.
Lo Hobbit, Una riunione inaspettata
the very important dwarf is not happy by Norloth on Deviantart
-Thorin