«C’è anche un’altra cosa!», disse Bilbo, estraendo un involucro che dava l’impressione di essere molto pesante per le sue dimensioni. Dalle numerose pieghe della vecchia stoffa che l’avvolgeva tirò fuori una piccola cotta di maglia. Molti anelli ne formavano la fitta trama, ed essa era pieghevole quasi come lino, fredda come ghiaccio, e dura più dell’acciaio. Brillava come argento al chiarore di luna, e bianche gemme vi erano incastonate. Una cinta l’accompagnava, fatta di perle e di cristallo. «E’ un oggetto grazioso, vero?», disse Bilbo, facendola muovere nella luce. «Ed anche utile. E’ la maglia dei Nani regalatami da Thorin. L’andai a riprendere a Pietraforata prima di partire, e la misi assieme al resto del mio bagaglio. Ho portato meco tutti i ricordi del mio Viaggio, eccetto l’Anello. Ma non pensavo di dover adoperare questa cotta, che ormai non mi serve più e che tiro fuori soltanto per guardarla. Una volta indossata, il peso non si sente quasi per nulla». «Avrei l’aria di…. insomma, non credo di poterla portare con aria disinvolta», disse Frodo.
«Esattamente ciò che dissi anch’io», replicò Bilbo. «Ma non badare alle apparenze. La puoi indossare sotto i tuoi abiti. Coraggio! Devi dividere con me questo segreto. Non dir nulla a nessuno! Ma sarei più felice sapendo che tu la porti. Ho l’impressione che torcerebbe persino i pugnali dei Cavalieri Neri», soggiunse a bassa voce. «Benissimo, l’accetto», disse Frodo. Bilbo l’aiutò ad infilare la cotta, quindi fissò Pungolo alla cintura lucente; Frodo vi indossò sopra i vecchi calzoni, camicia e giacca logorati dalle intemperie. «Hai l’aspetto di un normalissimo Hobbit», disse Bilbo. «Ma adesso vi è in te più di quanto non appaia in superficie. Buona fortuna!». Si voltò da un’altra parte e, guardando fuori dalla finestra, tentò di canticchiare un motivo.
{J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, L’anello va a sud, collage realizzato con immagini da Movie Screencaps}
-Lúthien Tinúviel