Ancalagon

Questo sarà il mio regno

 Mentre dunque la Terra era ancora giovane e fiammeggiante, Melkor la desiderò ardentemente, e disse agli altri Valar: «Questo sarà il mio regno; e io lo designerò con un nome di mia scelta!». Ma Manwë era il fratello di Melkor nella mente di Ilùvatar, ed era lo strumento principale del secondo tema che Ilùvatar aveva fatto risuonare di contro alla dissonanza di Melkor; e chiamò a sé molti spiriti sia minori che maggiori, ed essi discesero sui campi di Arda e aiutarono Manwë, per tema che Melkor potesse impedire per sempre il compimento della loro fatica, e la terra imbozzacchisse prima ancora di fiorire.
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Dobbiamo fare in fretta! Guardate la luce!

 Furono gli alberi sul fondo che li salvarono. Essi slittarono oltre il margine di un bosco di pini cresciuti sulle pendici della montagna, risalendo dalle foreste più scure delle valli sottostanti. Alcuni si afferrarono ai tronchi e con un volteggio saltarono sui rami più bassi, altri (come il piccolo Hobbit) si misero dietro un albero per ripararsi dall’assalto furioso delle pietre.
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Ehi, Bombadil! Da dove sei venuto ruzzolando

Out came Badger-brock with his snowy forehead
and his dark blinking eyes. In the hill he quarried
with his wife and many sons. By the coat they caught him,
pulled him inside their earth, down their tunnels brought him.
Inside their secret house, there they sat a-mumbling:
‘Ho, Tom Bombadil’ Where have you come tumbling,
bursting in the front-door?
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Vana, la Sempregiovane

La sposa di Oromë è Vana, la Sempregiovane; è la sorella minore di Yavanna; fiori d’ogni genere sbocciano ovunque passa e si aprono se vi posa sopra lo sguardo; e al suo giungere cantano tutti gli uccelli.
{J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Valaquenta, I Valar, immagine utilizzata: Vana the Ever-young by JankaLateckova on DeviantArt}
-Lúthien Tinúviel
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Non dirò altro per il momento

 «Dove sei stato, Boromir?», domandò Aragorn. «Hai veduto Frodo?».
 Boromir esitò un attimo. «Sì e no», rispose lentamente. «Sì: lo incontrai sulle pendici del colle e gli rivolsi la parola. Lo esortai a venire a Minas Tirith, e a non recarsi ad oriente.
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Oromë Signore di Foreste

È un cacciatore di mostri e bestie feroci, che si diletta di cavalli e cani; e ama tutti gli alberi, ragion per cui è detto Aldaron e, dai Sindar, Tauron, cioè Signore di Foreste. Nahar è il nome del suo cavallo, bianco al sole e che splende argenteo la notte.
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Ho una fame spaventosa!

 «Ho una fame spaventosa!» si lamentò Bilbo, che all’improvviso si rese conto di non aver mangiato niente dalla notte precedente la notte che precedeva la notte prima. Pensate un po’ che cosa volesse dire per uno Hobbit! Adesso che l’eccitazione era passata, si sentiva lo stomaco vuoto e floscio, e le gambe che facevano giacomo giacomo.
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