Auguriamo un buon compleanno all’amministratrice Elendil

Ma, che Amandil sia giunto o meno a Valinor e Manwë ne abbia ascoltato o no la preghiera, certo è che, per grazia dei Valar, Elendil, i suoi figli e la loro gente furono risparmiati dalla rovina di quel giorno. Elendil infatti era rimasto in Rómenna, ignorando le esortazioni del Re quando questi era partito per la guerra; ed evitando i soldati di Sauron giunti a impadronirsi di lui e a trascinarlo ai fuochi del Tempio, salì a bordo della propria nave e stette ad attendere al largo della costa. La terra riparò così il vascello dall’immane risucchio del mare che tutto trasse all’abisso, e poi lo difese dalla prima furia della tempesta. Ma quando l’onda divoratrice rotolò sulla terraferma, e Númenor crollò, Amandil avrebbe preferito essere travolto e avrebbe ritenuto minor dolore perire, poiché nessuna angoscia di morte poteva essere più atroce della perdita e dello strazio di quell’ora; ma il grande vento lo afferrò, più irresistibile di ogni vento che Uomini avessero sperimentato, uscendo rombando dall’occaso e trascinando assai lungi le navi; e ne strappò le vele, ne ruppe gli alberi, scagliando gli infelici come pagliuzze sull’acqua.
Nove erano le navi: quattro di Elendil, tre di Isildur, due di Anárion; ed esse fuggirono, di fronte alla nera tempesta, dal crepuscolo della mala sorte nella tenebra del mondo. E le profondità sorsero di sotto a esse in torreggiante collera, e onde simili a montagne che muovevano con grandi crinali di neve increspata le elevarono su, su tra gli sfilacci di nuvole, e dopo molti giorni le scagliarono sui lidi della Terra-di-mezzo. E tutte le coste e le regioni marittime del mondo occidentale in quel periodo subirono grandi mutamenti e rovine; i mari infatti invasero le terre, litorali sprofondarono, antiche isole furono subissate, nuove isole si sollevarono; e monti si sbriciolarono, fiumi scorsero per nuovi letti.
Elendil e i suoi figli in seguito fondarono regni nella Terra-di-mezzo; e sebbene la loro sapienza e le loro arti non fossero che un’eco di quel che erano state prima che Sauron andasse a Númenor, pure somme sembrarono ai selvaggi del mondo. E molto si dice, in altre antiche tradizioni, delle imprese compiute dagli eredi di Elendil nell’era che seguì, nonché della loro contesa con Sauron, che era lungi dall’esser conclusa.

{J. R. R. Tolkien, Il Silmarillion, Akallabêth La Caduta di Númenor, Elendil by Tolkein-Lady on DeviantArt}
Auguriamo un buon compleanno all’amministratrice Elendil.
-Ancalagon

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