annunciò all’improvviso che gli occorreva una vacanza

Ve n’era una, di queste feste, che tutti aspettavano con ansia, essendo l’unica che si teneva d’inverno.
Durava una settimana, e l’ultimo giorno, al tramonto, aveva luogo una celebrazione detta Sagra dei Bambini Buoni, alla quale non molti erano gli invitati. Indubbiamente, alcuni di coloro che se lo sarebbero meritato venivano ingiustamente ignorati, e altri che non se lo meritavano affatto vi venivano ammessi per errore; perché così vanno le cose in questo mondo, per quanto attenti si sforzino di essere coloro che provvedono a tali bisogne. Comunque, era in larga misura dovuto al caso, e cioè al giorno del loro compleanno, se questo o quel bambino compariva a questa, che era detta Festa dei Ventiquattro perché si teneva soltanto ogni ventiquattro anni e vi venivano invitati non più di ventiquattro bambini. Per tale occasione ci si aspettava dal Mastro Cuciniere che facesse del suo meglio, e accanto a molte altre buone cose la costumanza voleva che preparasse anche la Grande Torta. Il suo nome veniva ricordato principalmente grazie alla prelibatezza (o al suo contrario) del dolce, perché capitava di rado, se mai succedeva, che un Mastro Cuciniere restasse in carica tanto a lungo da preparare una seconda Grande Torta. Ci fu tuttavia un tempo in cui, tra la sorpresa generale, perché mai si era verificato prima, il Mastro Cuciniere che ricopriva l’ufficio annunciò all’improvviso che gli occorreva una vacanza; e se ne andò, nessuno sapeva dove; e qualche mese dopo, quando ricomparve, lo si sarebbe detto cambiato…
Tratto da: Albero e Foglia, Fabbro di Wootoon Major
Foto by Pinterest
Thorin

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