andiamo sull’erba fresca!

Quando ebbe pronunciato le ultime parole, si udì un grido e il lato della stanza che dava sull’interno del tumulo crollò con gran fragore. Seguì un lungo strillo acuto e lamentoso, che si smorzò spegnendosi in una lontananza imprecisata; e poi il silenzio. «Vieni, amico Frodo!», disse Tom. «Usciamo da qui, andiamo sull’erba fresca! Aiutami a portarli». Unendo le loro forze trascinarono fuori Merry, Pipino e Sam. Quando Frodo tornò per l’ultima volta nel tumulo, gli parve di vedere una mano amputata che si dimenava ancora, come un ragno ferito, su un monticello di terra. Dopo che egli fu nuovamente in superficie, Tom entrò, seguito da un gran calpestare, scalpitare e schiacciare. Quando finalmente uscì, portava a braccia un enorme carico di tesori: oggetti d’oro, d’argento, di rame, di bronzo, un’infinità di perle, gemme e gioielli. Si issò fuori dall’apertura verde del tumulo e li posò tutti sulla cima, al sole.

{J.R.R Tolkien, Il Sgnore degli Anelli, Nebbia sui Tumulilande, Tom Bombadil by John Howe}
-Lúthien Tinúviel

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