la vera speranza dei Noldor sta all’Ovest

Fu così che il figlio di Huor percorse a cavallo la Tumladen, giungendo al portale di Gondolin; e, salendo l’ampia scalea della città, fu condotto finalmente alla Torre del Re, dove poté contemplare le immagini degli Alberi di Valinor. Quindi Tuor fu ammesso al cospetto di Turgon figlio di Fingolfin, Re Supremo dei Noldor, e alla destra del Re sedeva Maeglin suo nipote, mentre alla sua sinistra stava Idril Celebrindal sua figlia; e tutti coloro che prestarono orecchio a Tuor si meravigliarono, dubitando che colui fosse davvero un Uomo di stirpe mortale, le parole che gli fluivano dalle labbra essendo quelle del Re delle Acque.…

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trombe furono suonate sulle torri del grande cancello

E alla fine, grazie al potere che Ulmo aveva posto su di essi, giunsero alla porta nascosta di Gondolin e, imboccata la galleria, giunsero a quella interna, dove dai guardiani furono fatti prigionieri e condotti all’enorme gola di Orfalch Echor, sbarrata da sette cancelli, e condotti al cospetto di Ecthelion della Fonte, il guardiano del grande cancello al termine della strada in salita; e quivi Tuor scostò il mantello e, grazie alle armi che aveva portato da Vinyamar, si costatò essere egli invero uno inviato da Ulmo.…

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Ma non sapevano chi fosse

Il mattino, cessata la tempesta, Tuor si imbattè in un Elfo presso le mura di Vinyamar; era costui Voronwë, figlio di Aranwë di Gondolin, che aveva fatto vela a bordo dell’ultima nave inviata da Turgon in Occidente. E quando quella nave, finalmente tornata dal profondo oceano, era naufragata nella grande tempesta in vista delle coste della Terra-di-mezzo, lui, unico di tutti i marinai, Ulmo aveva salvato scagliandolo a terra nei pressi di Vinyamar; e, saputo dell’ordine impartito a Tuor dal Signore delle Acque, Voronwë si riempì di meraviglia, né si rifiutò di guidarlo alla porta nascosta di Gondolin.…

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