possibile che uno di costoro metta la mano su te

 Thingol però fissava in silenzio Lúthien; e in cuor suo pensava: “Infelici Uomini, figli di signori da nulla e di regoli, possibile che uno di costoro metta la mano su te, e continui a vivere? “. Poi, rompendo il silenzio, disse: «Vedo l’anello, figlio di Barahir, e m’accorgo che tu sei fiero e che ti ritieni forte.
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Ti sei meritato la morte, con queste parole

 Beren allora, levando lo sguardo, incontrò gli occhi di Lúthien, quindi lo posò sul volto di Melian e gli parve che parole gli venissero messe in bocca. Il timore lo abbandonò, e risorse in lui l’orgoglio della più antica Casa degli Uomini, ed egli disse: «Il mio destino, o Re, mi ha qui condotto, attraverso perigli tali che ben pochi persino tra gli Elfi oserebbero affrontarli.
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Che parli Beren!

 Ed ecco che Thingol affissò su Beren uno sguardo di disprezzo e collera; Melian però rimase silenziosa. «Chi sei tu» chiese il Re «che vieni qui come un ladro, e senza essere invitato osi avvicinarti al mio trono?» Ma Beren, sbalordito com’era, poiché assai grandi apparivano gli splendori di Menegroth e la maestà di Thingol, nulla rispose.
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