entrambi rovinarono nell’abisso

Molti sono i canti che sono stati composti sul duello tra Glorfindel e il Balrog, che ebbe luogo su un pinnacolo roccioso in quell’alto luogo; ed entrambi rovinarono nell’abisso. Ma le aquile sopraggiunte si avventarono sugli Orchi e li ricacciarono urlanti; e tutti furono uccisi o fatti precipitare nelle profondità, sì che la notizia della fuga dei superstiti di Gondolin solo dopo molto tempo giunse alle orecchie di Morgoth.…

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dall’Occidente eruppe un gran vento tempestoso

«Rimase, ultimo superstite, Húrin, il quale allora gettò lo scudo, brandendo l’ascia a due mani; e cantava mentre l’arma fumava del sangue nero dei giganti che costituivano la guardia del corpo di Gothmog, finché questa tutta si dissolse, e ogni qualvolta menava un colpo Húrin gridava “Aurë entuluva!

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il volto sorridente e la nequizia in cuore

Sicché, in quel torno di tempo fece apprestare una via segreta che conducesse dalla città e, passando al di sotto della piana, sbucasse ben al di là, a nord dell’Amen Gwareth; e fece sì che solo pochi ne fossero a conoscenza, e neppure un alito ne giungesse all’orecchio di Morgoth.…

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Avevano tutti dimenticato Thorin!

Improvvisamente ci fu un grido fortissimo, e dalla Porta venne uno squillo di tromba.
Avevano tutti dimenticato Thorin! Parte del muro, scalzato da leve, crollò e cadde nella pozza. Il Re sotto la Montagna balzò fuori, e i suoi compagni lo seguirono.…

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ciò permette loro di procedere con grande rapidità

 Trascinarono l’ultima imbarcazione in secco sino agli alberi. Vi nascosero sotto le cose superflue e troppo pesanti da portare. Infine lasciarono Parth Galen. Il pomeriggio si stava facendo grigio quando giunsero nuovamente nella radura ove Boromir era caduto. Lì trovarono le tracce degli Orchi, cosa che non era difficile.
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una piccola mano bianca su fondo nero

Quattro soldati erano più alti, di carnagione bruna, con occhi obliqui, mani grandi e gambe massicce. Invece delle comuni scimitarre ricurve degli Orchi avevano spade corte e larghe e archi di legno di tasso, uguali a quelli degli Uomini. Sui loro scudi era inciso uno strano disegno: una piccola mano bianca su fondo nero; al centro degli elmi di ferro portavano incastonata una S runica in metallo bianco.
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