Afferrò l’anello di ferro

Gimli lo prese per il braccio, aiutandolo a sedersi su di un gradino. «Cos’accadde lassù in cima alle scale?», chiese. «Hai incontrato il battitore di tamburo?».
«Non so», rispose Gandalf. «Ma mi trovai improvvisamente di fronte a qualcosa che non avevo mai incontrato.…

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chinarono il capo in segno di dolore

Rimase a lungo inginocchiato, sopraffatto dalle lacrime, con la mano di Boromir stretta nella sua. Fu così che lo trovarono Legolas e Gimli. Tornavano dalle pendici occidentale del colle, strisciando silenziosamente fra gli alberi come cani in agguato. Gimli stringeva l’ascia, e Legolas, che aveva esaurito tutte le frecce, il lungo pugnale.
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Legolas, di Līga Kļaviņa

Legolas

Reame Boscoso (?), Metà S.E.-inizio T.E. (?) – Salpato a Ovest dopo il 120 Q.E.

 

Celebre e celebrato tra gli Elfi rimasti a Oriente nel corso della Terza Era è Legolas Verdefoglia, figlio di Re Thranduil, a sua volta figlio di Oropher che sedeva a Menegroth nel Consiglio di Thingol Mantogrigio durante la Grande Guerra dei Gioielli.…

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Legolas e Gimli a Fangorn

«Non mi pare che il bosco sembri malvagio, nonostante ciò che dicono le storie», ribatté Legolas. In piedi sotto le fronde della foresta, leggermente curvo in avanti come in ascolto, fissava le ombre con grandi occhi spalancati. «No, non è malvagio; o comunque, ciò che vi è di malvagio si trova molto lontano.…

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la tua unica scusa è la poca intelligenza

Gimli si levò piantandosi sulle gambe divaricate: con la mano stringeva la sua ascia ed i suoi occhi scuri lanciavano fiamme. «Dimmi il tuo nome, o Signore di Cavalli, ed io ti dirò il mio, e altre cose ancora», disse.
«Quanto a ciò», ribatté il Cavaliere abbassando sul Nano uno sguardo corrucciato, «tocca allo straniero presentarsi per primo.…

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Edoras si chiamano quei cortili

Dritto innanzi ai viaggiatori si apriva la più ampia di queste valli, come un lungo golfo fra i colli. Più lontano, all’interno, scorgevano un insieme montagnoso e franato dal quale emergeva un alto picco; alla imboccatura della conca stava di guardia, come una sentinella, un’altura solitaria.…

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Il dono di Galadriel a Gimli

«E quale dono un Nano gradirebbe ricevere dagli Elfi?», domandò Galadriel rivolgendosi a Gimli.
«Nessuno, mia Dama», rispose Gimli. «E’ per me un regalo sufficiente l’aver veduto la Dama dei Galadhrim, e udito le sue dolci parole».
«Ascoltate tutti, voi Elfi!»,
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Legolas e Gimli a Minas Tirith

L’Elfo e il Nano entrarono insieme a Minas Tirith, e coloro che li vedevano si stupirono alla vista di simili compagni; Legolas era infatti di una bellezza superiore a quella di qualunque Uomo, e cantava strofe elfiche mentre camminava nel mattino; Gimli invece avanzava con passo maestoso, carezzandosi la barba e volgendo lo sguardo qua e là.
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