Era Boromir, mio fratello, morto

«Allora la barca si volse verso di me, e rallentando galleggiò lenta sino a portata di mano; tuttavia non osai toccarla. Era profondamente immersa nei flutti, come se carica di un pesante fardello, e vedendola passare sotto i miei occhi, mi parve che fosse quasi piena di limpida acqua dalla quale emanava la luce.…

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Io lo comando

«Molto dev’essere messo a repentaglio in una guerra», disse Denethor. «Cair Andros è ben fortificata e presidiata, e non posso mandare nessuno così lontano. Ma non cederò il Fiume e il Pelennor senza combattere… Non mi arrenderò, se qui c’è un capitano che abbia ancora il coraggio di fare ciò che il suo sire comanda».…

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Sì. Vorrei questo.

Faramir: Mio signore, Osgiliath è stata invasa.

Denethor: Molto dev’essere rischiato in guerra. C’è un capitano che abbia ancora il coraggio di eseguire la volontà del suo signore?

Faramir: Vorresti che i nostri posti fossero stati scambiati, che io fossi morto e che Boromir vivesse.…

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