la sua scelta fu fatta

Fu così che all’età di quarantanove anni Aragorn tornò dai perigli affrontati sulle oscure frontiere di Mordor, ove ora Sauron aveva ristabilito la sua dimora e preparava i suoi malefici. Egli era stanco e desiderava recarsi a Gran Burrone onde riposarsi prima di ripartire per un lungo viaggio; e lungo la via giunse ai confini di Lórien e fu accolto nella terra segreta da Dama Galadriel.
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Avanti i Tre Cacciatori!

 «Ebbene, all’inseguimento!», disse Gimli. «Anche i Nani sanno essere veloci, e non si stancano prima degli Orchi. Ma la caccia sarà lunga: hanno molto vantaggio su di noi».
 «Sì», disse Aragorn, «avremo tutti bisogno della resistenza dei Nani. Venite! Possiamo sperare o disperare, ma seguiremo le orme dei nostri nemici.
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il più coraggioso degli Uomini

Il giorno seguente disse addio a sua madre, alla casa di Elrond e ad Arwen, e partì verso luoghi selvaggi. Combatté per quasi trent’anni la lotta contro Sauron, e divenne amico di Gandalf il Saggio, dal quale apprese molta saggezza. Con lui fece molti pericolosi viaggi, ma con il trascorrere degli anni partì molto spesso da solo.
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Gli anni porteranno ciò che vorranno portare

“Quale destino?”, disse Aragorn. “Sino a quando io dimorerò qui ella godrà della gioventù degli Eldar”, rispose Elrond, “ma quando partirò ella mi accompagnerà, se tale sarà la sua scelta”. “Comprendo”, disse Aragorn, “che ho posato gli occhi sopra un tesoro non meno prezioso del tesoro di Thingol, che Beren un tempo desiderava.
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tu ne soffriresti a causa del destino che ci attende

Ma Elrond vedeva molte cose e leggeva in molti cuori. Un giorno, prima della fine dell’anno, chiamò a sé Aragorn e gli disse: “Aragorn, figlio di Arathorn, Sire dei Dùnedain, ascoltami! Un grande destino ti attende sia quello di ergerti al di sopra di tutti i tuoi avi succeduti a Elendil, sia quello di cadere nell’oscurità con tutti i superstiti della tua stirpe.
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Allora i miei giorni saranno amari

 Nei giorni che seguirono Aragorn fu silenzioso, e sua madre comprese che gli era accaduto qualcosa di strano; egli finalmente cedette alle sue domande e le narrò l’incontro fra gli alberi nel crepuscolo. “Figlio mio”, disse Gilraen, “le tue ambizioni sono molto alte, anche per un discendente di molti re.
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ciò permette loro di procedere con grande rapidità

 Trascinarono l’ultima imbarcazione in secco sino agli alberi. Vi nascosero sotto le cose superflue e troppo pesanti da portare. Infine lasciarono Parth Galen. Il pomeriggio si stava facendo grigio quando giunsero nuovamente nella radura ove Boromir era caduto. Lì trovarono le tracce degli Orchi, cosa che non era difficile.
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Marceremo di giorno e di notte!

 «Fatemi pensare!», disse Aragorn. «E speriamo che la mia scelta sia giusta e muti il destino crudele di questo giorno infelice!». Rimase un attimo in silenzio. «Seguirò gli Orchi», disse infine. «Avrei condotto Frodo a Mordor, e sarei rimasto accanto a lui sino alla fine; ma andando adesso a cercarlo nelle zone selvagge, dovrei abbandonare i prigionieri alla tortura e alla morte.
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Ci resta dunque da scegliere

«Ebbene, una cosa almeno è chiara», disse Legolas. «Frodo non è più su questo lato del Fiume: soltanto lui ha potuto prendere la barca. E Sam l’ha accompagnato: solo lui avrebbe preso il suo fagotto».
«Ci resta dunque da scegliere», disse Gimli, «tra seguire Frodo con l’ultima barca, o seguire gli Orchi a piedi.
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