In antichi tempi, la città principale e porto di Númenor si trovava nella zona centrale delle coste occidentali di quella terra, ed era detta Andúnië perché volta al tramonto. Ma al centro del paese sorgeva un monte alto e ripido, detto Meneltarma, cioè Pilastro del Gelo, e sovr’esso stava un luogo elevato consacrato a Eru Ilúvatar, non cintato né coperto da tetto, e nessun altro tempio o santuario s’aveva nella terra dei Númenórean. Ai piedi del monte vennero costruite le tombe dei Re e non lungi, su un colle, sorgeva Armenelos, la più bella delle città, con la torre e la roccaforte eretta da Elros figlio di Eärendil, dai Valar scelto a essere primo Re dei Dúnedain.
Ora, Elros ed Elrond suo fratello traevano origine dalle Tre Case degli Edain, ma in parte anche sia dagli Eldar che dai Maiar; infatti, loro antenate erano Idril di Gondolin e Lúthien figlia di Melian. I Valar invero non possono annullare il dono di morte concesso agli Uomini da Ilúvatar, ma, per quanto attiene ai Mezzelfi, Ilúvatar concesse loro facoltà di giudizio; ed essi decisero che ai figli di Eärendil fosse offerta la scelta circa il loro destino. Elrond decise di rimanere con i Primogeniti, e gli fu concessa la vita di questi. A Elros però, che preferì essere un re di Uomini, fu assegnato pur sempre un lungo novero di anni, molte volte superiore a quello degli Uomini della Terra-di-mezzo; e tutto il suo lignaggio, i sovrani e signori della casa reale, ebbero lunghe vite anche a giudicarle con la misura metro dei Númenórean. Elros visse cinquecento anni, governando i Númenórean per quattrocentodieci.
{J. R. R. Tolkien, Il Silmarillion, L’Akallabêth La Caduta di Númenor, Elrond and Elros by Jenny Dolfen}
-Ancalagon

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