nel momento del bisogno invocheranno Varda

<<In quest’era invero i Figli di Ilúvatar verranno, ma non è ancora il momento. Inoltre, è destino che i Primogeniti giungano nella tenebra, e innanzitutto vedano le stelle. Grande luce ci sarà al loro declino. E sempre nel momento del bisogno invocheranno Varda>>.
Allora Varda s’allontanò dal concilio e guardò giù dalla cima di Taniquetil, e scorse la tenebra della Terra-di-mezzo sotto le stelle innumerevoli, fioche e lontane. Poi diede mano a una grande opera, maggiore di tutte quelle dei Valar dacché erano venuti in Arda. Attinse le argentee rugiade dalle tinozze di Telperion, e con esse fabbricò nuove e più lucenti stelle per la venuta dei Primogeniti; sicché lei, il cui nome fin dalle profondità del tempo e delle doglie di Eä era Tintallë, l’Accenditrice, in seguito dagli Elfi fu detta Elentári, Regina delle Stelle. Carnil e Luinil, Nénar e Lumbar, Alcarinquë ed Elemmìrë essa fabbricò in quel tempo, e molte altre delle antiche stelle radunò assieme e le collocò a guisa di segni nei cieli di Arda: Wilwarin, Telumendil, Soronúmë e Anarrìma; e Menelmacar con la sua cintura scintillante, che preannuncia l’Ultima Battaglia che avrà luogo alla fine dei giorni. E alta al nord, come una sfida a Melkor, sospese la corona di sette possenti stelle che formano Valacirca, la Falce dei Valar, e sono segno di destino.

{J.R.R. Tolkien, Quenta Silmarillion <<La Storia dei Silmaril>>, Capitolo 3 L’Avvento degli Elfi e la Cattività di Melkor, Varda creates the Valacirca by Tolrone}
– Ancalagon

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