«Non essere così frettoloso! Non ho mai incontrato gente così sospettosa! Sto semplicemente cercando di evitare guai a tutti gli interessati. Ora vi farò un’offerta!».
«Sentiamola!» dissero.
«Potete vederla!» egli disse. «Eccola!», e tirata fuori l’Archepietra, la liberò dallo straccio che la ricopriva. Financo il re degli Elfi, i cui occhi erano abituati alle cose più belle e più mirabili, si levò in piedi stupefatto. Perfino Bard la fissò incantato, in silenzio. Era come se un globo fosse stato riempito di luce lunare e poi appeso davanti a loro in una rete intessuta del bagliore delle gelide stelle.
«Questa è l’Archepietra di Thrain,» disse Bilbo «il Cuore della Montagna; ed è anche il cuore di Thorin. Egli la valuta più di un fiume d’oro. Io la do a voi. Vi sarà d’aiuto nelle vostre trattative». Così detto Bilbo, non senza un fremito, non senza un’occhiata di intenso desiderio, porse la pietra meravigliosa a Bard, che la tenne in mano quasi abbagliato.

{J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Un Ladro nella Notte, Arkenstone by Tory Sevas}
-Ancalagon

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