L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - I. Poesia dalla History of Middle Earth [14] The Shores of Faëry

Le rive di Faëry

[Ielfalandes Strand: “Le rive della Terra degli Elfi”]

[Prefazione in prosa]

Eärendel il Viaggiatore che perlustra gli Oceani del Mondo sulla sua barca candida Wingelot sostò a lungo, in vecchiaia, sull’Isola degli Uccelli Marini nelle Acque Settentrionali, prima di partire per l’ultimo viaggio.
Oltrepassò Taniquetil e perfino Valinor, e spinse la barca al di là della barriera al margine del mondo, lanciandola negli Oceani del Firmamento.
Delle sue avventure lassù nessun uomo ha mai narrato; si dice solo che, inseguito dalla Luna piena, fuggì tornando verso Valinor e salito sulle torri di Kôr sopra gli scogli di Eglamar volse lo sguardo indietro agli Oceani del Mondo. Sempre egli viene in Eglamar al plenilunio, quando la Luna salpa in caccia oltre Taniquetil e Valinor.

[Poesia]

A est della Luna, del Sole a occidente
S’innalza solitaria una collina;
Ha radici in un mar verde lucente
E quiete e bianche torri sulla china,
Oltre Taniquetil
In Valinor.
Solo una stella vola fin laggiù,
Una che dinanzi alla Luna era fuggita;
E i Due Alberi non risplendon più,
Dove la corolla argento della Notte era fiorita,
Da cui il frutto di Mezzogiorno ebbe la vita
In Valinor.
Là son le rive di Faëry
Con i ciottoli sotto il chiaror lunare
Con la spuma come musica d’argento
Sul suolo simile all’opale
Oltre le grandi ombre dell’oceano
Nelle marche delle sabbia chiare
Che s’allungano in eterno
Fino alle teste di drago del portale,
I cancelli della Luna,
Oltre Taniquetil
In Valinor.
A ovest del Sole, della Luna a oriente
C’è il porto della stella luminosa,
La candida città del Viaggiatore
E gli scogli di Eglamar gloriosa.
Là Wingelot sosta agli ormeggi,
Mentre Eärendel scruta l’aria tenebrosa
Lungi sulla distesa delle onde
Tra qui ed Eglamar misteriosa –
Lontano, lontano, oltre Taniquetil
Nella remota Valinor.

 

***

J. R. R. Tolkien

Quattro versioni:

  • “8-9 luglio 1915”
  • “Moseley ed Edgbaston, Birmingham luglio 1915 (camminando e sull’autobus). Ritoccata molte volte da allora – spec. 1924”
  • “Prima poesia della mia mitologia, Valinor ……………………… 1910” [“concepita intorno al”?]
  • ultima versione (non databile)

 

The Shores of Valinor, by Ted Nasmith

 

 

Tratto da Il Libro dei Racconti Perduti – Parte II
Traduzione di Luca Manini

 

-Rúmil

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