Éala Éarendel Engla Beorhtast
già
Il viaggio di Éarendel, la Stella della Sera
[Scipfæreld Earendeles Ǽfensteorran]
Sorse Éarendel dove la tenebra fluisce
Dell’Oceano alla riva silenziosa;
Per la bocca della notte, quasi raggio che lambisce
La costa dov’è pallida e scoscesa
Lanciò la barca come scintilla argento
Dalla sabbia estrema e solitaria;
E alle brezze del giorno che muore in un incendio
Egli salpò dall’Ovestlandia.
Quale sentiero seguì la lunga scia
Del Sole ultimo e abbagliante,
Molti astri superando per la via
Nel suo galeone luccicante.
Allora la marea del buio sale
E passano i celesti bastimenti,
Spargon la notte delle vele chiare
Mentre la stella scivola nei venti.
Lui non vi bada: oltre le navi di luce
Si tuffa, dal ribelle spirito lanciato
In cerca senza fine, che per il buio Ovest lo conduce
Oltre i margini del mondo sconfinato;
Viaggia veloce sul deserto di gemme
E sul crepuscolo da cui proviene
Di vivo desiderio il cuore in fiamme
Mentre il suo volto un fuoco argenteo tiene.
La Nave della Luna dall’Est è presto in viaggio
E dal Porto del Sole giunge ora,
E le bianche porte risplendono al bel raggio
Della possente argentea prora.
Ecco, per funi ha nuvole aggrottate
E leva l’ancora nel buio fondo,
Con remi scintillanti lascia spiagge infuocate
Nella sua barca dalla carena argento.
Al che Éarendel fuggì da quel terrore
Del Marinaio, oltre la terra e il suo confine scuro,
E sotto l’orlo dell’Oceano di pallore
Dietro al mondo veleggiò sicuro;
Udì la gioia delle terrestri genti
E le loro lacrime e gli affanni,
Mentre il mondo s’incupiva nei tormenti
Del suo lento viaggio lungo gli anni.
Nella distesa senza stelle allor lucente
Egli viaggiò quale una lampada sul mare,
E oltre ciò che sa il mortal sapiente
Rivolse il solitario suo vagare,
Col galeone seguì del Sole i passi
Dove sentieri non ha il firmamento,
Finché la luce sua invecchiò nei freddi abissi
E il suo fuoco vivido fu spento.
J. R. R. Tolkien
Phoenix Farm, Gedling, Nottinghamshire, settembre 1914

Tratto da Il Libro dei Racconti Perduti – Parte II
Traduzione di Luca Manini
-Rúmil