Guardatelo lì sorridere al sole!

«Ahimè! Temo che non possiamo più trattenerci qui», disse Aragorn. Volse lo sguardo verso le montagne e levò in alto la spada. «Addio, Gandalf!», gridò. «Non ti avevo forse detto: Se varchi le porte di Moria, attento? Ahimè, come avevo ragione! Quale speranza abbiamo ormai senza te?».
Si rivolse alla Compagnia. «Dovremo fare a meno della speranza», disse. «Può darsi che un giorno almeno saremo vendicati. Facciamoci coraggio, e freniamo il pianto! Venite! Ci attendono una lunga strada e molte cose da fare».
Si alzarono guardandosi intorno. A nord la valle s’immergeva in una conca tra due grandi braccia delle montagne, dominata da tre bianche vette scintillanti: Celebdil, Fanuidhol, Caradhras, le Montagne di Moria. All’estremità della conca un torrente scorreva come merletto bianco giù per un’interminabile scalinata di piccole cascate, e una nebbia di spuma impregnava l’aria ai piedi delle montagne.
«Laggiù è la Scala dei Rivi Tenebrosi», disse Aragorn, indicando le cascate. «È da quel sentiero profondamente incavato nella roccia a fianco del torrente che saremmo scesi, se il fato fosse stato più benevolo».
«O il Caradhras meno crudele», disse Gimli. «Guardatelo lì sorridere al sole!». Mostrò i pugni al più lontano dei picchi incappucciati di neve e si volse dall’altra parte.

{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Lothlórien, Gimli at Caradhras by Jay Johnstone}
-Ancalagon

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