Gondor ha acceso i suoi fuochi

Una luce appariva in cielo come una vampata di fuoco giallo dietro oscure barriere. Pipino si rincantucciò tremante domandandosi in quale spaventoso paese Gandalf lo conducesse. Si strofinò gli occhi e si accorse allora che la luna, ormai quasi piena, stava sorgendo a oriente sopra le ombre. La notte non era ancora invecchiata, e il loro viaggio nelle tenebre sarebbe durato ancora molto. Si mosse e domandò: «Dove siamo, Gandalf?». «Nel reame di Gondor», rispose lo stregone. «La terra di Anórien fugge ancora sotto di noi». Vi furono alcuni attimi di silenzio; poi, ad un tratto: «Che cos’è quello?», esclamò Pipino, stringendosi intorno il manto di Gandalf. «Guarda! Fuoco, fuoco rosso! Vi sono dunque draghi in questa regione? Guarda, lì ve ne è un altro!». L’unica risposta di Gandalf fu un incitamento al cavallo. «Su, Ombromanto! Dobbiamo affrettarci. Il tempo è breve. Guarda! Gondor ha acceso i suoi fuochi e invoca aiuto. La guerra è scoppiata. Vedo fuoco su Amon Dîn e fiamme ad Eilenach; e lì ad occidente vedo Nardol, Erelas, Min-Rimmon, Calenhad e l’Halifirien alle frontiere di Rohan».

 

{J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Minas Tirith, photo by Movie Screencaps}

-Lúthien Tinúviel

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