Cari amici, ben ritrovati alla rubrica sulle Lingue Tolkieniane.
Proseguiamo in questa sezione extra sulle lingue tolkieniane minori, quelle di cui esistono scarse tracce (almeno tra i materiali pubblicamente reperibili), e non direttamente collegate (o non collegate affatto) con il Legendarium di Arda.
Oggi ci occuperemo del…
Fonwegian
Questa lingua, la cui esistenza è emersa specialmente in seguito al lavoro di ricerca svolto da Dimitra Fimi e Andrew Higgins per l’edizione annotata di A Secret Vice (vedi sopra), molto probabilmente non è un’invenzione di Tolkien.
Di cosa si tratta? In un passaggio della conferenza A Secret Vice che non è stato incluso da Christopher nell’edizione per The Monsters and the Critics, dopo aver parlato del Nevbosh e del Naffarin, Tolkien compie una breve digressione su un altro linguaggio, introducendolo in maniera piuttosto scherzosa e autoironica:
Adesso interporrò qualche materiale per evitare che questo saggio diventi troppo autobiografico. Sono recentemente entrato in possesso di alcuni documenti segreti – una grammatica, un glossario e qualche frase d’esempio nella lingua Fonwegian, parlata a quanto pare nell’isola di Fonway.
Fimi e Higgins ritengono che questa sia l’ennesima iterazione del device letterario del “manoscritto ritrovato”, e che in realtà il creatore del Fonwegian (che in italiano potremmo forse rendere con Fonvegese, data l’evidente assonanza di Fonway/Fonwegian con Norway/Norwegian?) non sia altri che lo stesso Tolkien.
Tuttavia personalmente sono stato persuaso dalle opinioni di Edmund Weiner (philoloblog) e di Douglas A. Anderson (che vi giro in sitografia) che non sia così: la frase stessa con cui Tolkien introduce questa sezione della lecture, così come quella che dirà più avanti “Da questo punto in avanti dovete perdonare dell’egocentrismo allo stato puro”, lasciano proprio pensare che sia sincero: questi materiali sul Fonwegian non sono di sua creazione (ma forse di una persona a lui vicina, come uno dei figli allora ancora piccolini, da cui il tono scherzoso di “sono entrato in possesso di alcuni documenti segreti”), e dunque “spezzano” effettivamente la sequenza strettamente autobiografica e auto-referenziale di esposizione sulle lingue di propria invenzione.
Nel saggio di Higgins che abbiamo già citato (Tolkien’s A Secret Vice and ‘the language that is spoken in the Island of Fonway’) vengono descritte alcune caratteristiche di questa lingua bizzarra, e fornito un elenco di parole. Alcune di queste, come è stato fatto osservare, sono decisamente derivative rispetto a lingue apprese come il greco (es. agroul “campo” e nausi “marinaio”) o il latino (es. amosa “amore” e pase “pace”). Ci viene facile immaginare uno dei figli di J. R. R., forse John (all’epoca 14enne) o Michael (all’epoca 11enne) destreggiarsi in questo esercizio, tra il giocoso e il filologico, magari spinti dall’esempio del padre. Specialmente se ci viene in aiuto una dichiarazione del 1977 di Michael Tolkien, che ricorda come uno dei giochi che il padre aveva proposto ai figli quando erano bambini fosse stato quello di immaginarsi una propria isola da gestire. Forse l’isola di Fonway, e di conseguenze l’idioma fonvegese, risale a quel gioco infantile?

Ad ogni modo, che il Fonwegian sia una creazione di Tolkien o di una persona a lui vicina (e complice, in una certa misura, con quella relazione in pubblico), non cambia la sostanza: è un altro esempio di glossopoiesi, in chiave goliardica e giocosa come lo erano già Animalic e Nevbosh, e un’ulteriore dimostrazione del potere creativo e immaginativo che la facoltà linguistica può risvegliare, fin da fanciulli, specialmente se si viene esposti a questo genere di passatempi e di interessi.
Bibliografia:
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A Secret Vice (1931), in The Monsters and the Critics (1983), ed. by Christopher Tolkien
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A Secret Vice: Tolkien on Invented Languages (2016), ed. by Dimitra Fimi and Andrew Higgins
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Tolkien’s A Secret Vice and ‘the language that is spoken in the Island of Fonway’ (2016) by Andrew Higgins, in Journal of Tolkien Research: Vol. 3: Iss. 1, Article 3
Sitografia:
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Philoloblog (Edmund Weiner) sul Fonwegian:
https://philoloblog.blogspot.com/2016/08/did-tolkien-invent-fonwegian.html
https://philoloblog.blogspot.com/2016/08/fonwegiana-rejoinder.html -
Douglas A. Anderson sul Fonwegian:
https://tolkienandfantasy.blogspot.com/2018/07/a-note-on-fonway-and-fonwegian.html
-Rúmil