era la più bella di tutti i Figli di Ilúvatar

Si narra, nel Lai di Leithian, che Beren entrò in Doriath incespicando, reso grigio e curvo come da molti anni di dolore, tali e tanti erano stati i tormenti della via. Ma, aggirandosi d’estate tra i boschi di Neldoreth, si imbatté in Lúthien, figlia di Thingol e Melian, ed era di sera, nel momento in cui la luna saliva in cielo, e Lúthien danzava sull’erba sempre verde nelle radure lungo le rive dell’Esgalduin. Ed ecco il ricordo di tutte le sue sofferenze abbandonò Beren, ed egli cadde in preda a un incantesimo, poiché Lúthien era la più bella di tutti i Figli di Ilúvatar. Azzurro era il suo abito come il cielo senza nubi, ma grigi i suoi occhi come la sera stellata; il suo mantello era contesto di fiori dorati, ma i capelli erano scuri come le ombre del crepuscolo. Simili alla luce che resta sulle foglie degli alberi, alla voce di acque chiare, alle stelle che stanno sopra le brume del mondo, tali erano il suo splendore e la sua grazia; e il suo volto era luminoso.
Ma Lúthien scomparve alla vista di Beren, il quale divenne sordo come chi sia preda d’incantesimo, e a lungo s’aggirò per i boschi, selvaggio e vigile come una belva, cercandola. In cuor suo la chiamava Tinúviel, che significa Usignolo, come vien detta nella lingua degli Elfi Grigi questa figlia del crepuscolo, perché non sapeva quale altro nome darle. E la scorgeva lontana come foglia ai venti d’autunno e, d’inverno, una stella sopra un colle, ma una catena gli gravava le membra.

{J. R. R. Tolkien, Quenta Silmarillion <<La Storia dei Silmaril>>, Capitolo 19 Beren e Lúthien, Tinúviel by Matthew Stewart}
Auguriamo un buon compleanno alla nostra editor Lúthien Tinúviel.
– Ancalagon

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