gli Hobbit erano estremamente timidi

Anche in passato gli Hobbit erano estremamente timidi; ora, poi, evitano addirittura con costernazione «la Gente Alta», come ci chiamano, ed è diventato difficilissimo trovarli.
La parentela che ci unisce agli Hobbit, malgrado la loro recente ostilità, è più che evidente e molto più stretta che non quella che ci unisce agli Elfi o persino ai Nani.
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Il crudele Caradhras

Nella sua lettera a Milton Waldman, alla fine del 1951, Tolkien scrisse: “Si percepisce ovunque la sensazione di una sorveglianza nascosta sui loro movimenti, una costante ostilità persino da parte di bestie e cose inanimate. La Compagnia è costretta a tentare l’attraversamento delle minacciose Miniere di Moria, e lì Gandalf cade in un abisso nell’atto di salvarli”
 
I lettori hanno a lungo dibattuto su chi fosse responsabile della perlustrazione dei crebain nell’Agrifogliere, dei warg che attaccano la Compagnia più avanti nel capitolo, e se la tempesta che impedisce l’attraversamento delle Montagne Nebbiose attraverso il cancello Corno Rosso alla fine del capitolo sia semplicemente (seppur spettacolarmente) un fenomeno naturale, o un riflesso della malizia del Caradhras stesso, o causato da qualche agente esterno.
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i nani e la sorte di Balin

Com’è possibile che i Nani non sapessero cos’era successo a Moria?
Nel film La compagnia dell’anello, vediamo Gimli felice e ansioso di entrare a Moria, sicuro di trovare un’accoglienza regale, facile chiedersi, quindi, come fosse possibile che non sapesse nulla.
In realtà, nel libro, proprio la preoccupazione per le sorti di Balin e dei suoi compagni è uno dei motivi che portano Glóin e Gimli a Gran Burrone; non è infatti Elrond a convocare il Consiglio, ma sono gli altri ad arrivare a Gran Burrone, tutti per motivazioni diverse, nello stesso momento, in cerca dell’aiuto e dei consigli del signore di Imladris.
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cominciarono a lagnarsi dello Hobbit

Discussero a lungo su ciò che bisognava fare, ma non riuscirono a trovare nessun sistema per sbarazzarsi di Smog, e proprio questo era sempre stato un punto debole dei loro piani, come Bilbo si sentiva propenso a far notare. Poi, come è naturale in gente profondamente perplessa, cominciarono a lagnarsi dello Hobbit, biasimandolo per quello di cui si erano dapprima tanto compiaciuti: per avere portato via una coppa e avere suscitato così presto il furore di Smog.…

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Glamdring rispose col suo bagliore bianco

Il Balrog non rispose. Il fuoco in lui parve estinguersi, ma il buio crebbe. Avanzò lentamente sul ponte, e d’un tratto si eresse ad una immensa altezza, estendendo le ali da una parete all’altra; ma Gandalf si scorgeva ancora, un bagliore nelle tenebre; pareva piccolo, e del tutto solo: grigio e curvo come un albero avvizzito prima dell’assalto di una tempesta.…

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Afferrò l’anello di ferro

Gimli lo prese per il braccio, aiutandolo a sedersi su di un gradino. «Cos’accadde lassù in cima alle scale?», chiese. «Hai incontrato il battitore di tamburo?».
«Non so», rispose Gandalf. «Ma mi trovai improvvisamente di fronte a qualcosa che non avevo mai incontrato.…

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