Ancalagon

sto cercando una via che conduca fuori da questo reame

 Il sesto giorno dopo la separazione dal Re attraversarono un bosco che copriva le colline ai piedi delle Montagne Nebbiose, la catena che si ergeva alla loro destra. Quando al calar del sole uscirono di nuovo in aperta campagna, raggiunsero un vecchio curvo su di un bastone, vestito di stracci grigi o bianchi sporchi, seguito alle calcagna da un altro mendico, che camminava strisciando e gemendo.
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Gollum ci arrivò ben presto

Senza-gambe sta su Una-gamba,
Due-gambe vi siede accanto su Tre-gambe,
Quattro-gambe ne prende un po’.*
 Non era il momento migliore per porre questo indovinello, ma Bilbo aveva fretta. Forse se gli fosse stato posto in un altro momento, Gollum si sarebbe trovato in difficoltà a risolverlo.
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Se Gandalf fosse qui!

 «Non temete!», disse. «Da tempo desideravo mirare le sembianze d’Isildur e d’Anárion, antichi re della mia terra. Nella loro ombra Elessar, la Gemma Elfica, il figlio di Arathorn della Casa di Valandil, figlio d’Isildur, erede di Elendil, nulla ha da temere!».
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Éowyn! Éowyn!

 Il Nazgûl si curvò su di lei sovrastandola come una nube, e i suoi occhi scintillavano; alzò di nuovo la mazza, pronto a uccidere. Ma all’improvviso anch’egli cadde in avanti con un terribile urlo di dolore, mancando il colpo e affondando la mazza nel terreno.
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II pesce, il pesce!

 Bilbo si sedette e si schiarì la gola un paio di volte, ma non diede nessuna risposta.
 Dopo un po’ Gollum cominciò a sibilare tra sé e sé con gioia. «È buono, tesssoro mio? È sssugoso? È deliziosamente croccante?». Nell’oscurità egli cominciò a scrutare Bilbo.
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un re tornava nel suo paese dopo un lungo esilio

 «Non temete!», disse alle sue spalle una voce sconosciuta. Frodo si voltò, e vide Grampasso; eppure non era Grampasso, perché il Ramingo logorato dal tempo era scomparso. Al timone sedeva Aragorn figlio di Arathorn, orgoglioso ed eretto, e con mano sicura conduceva la barca; il cappuccio gli ricadeva sulle spalle; il vento gli moveva i neri capelli e una luce brillava nei suoi occhi: un re tornava nel suo paese dopo un lungo esilio.
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Che cosa vive senza respirare?

 Poi chiese:
Vive senza respirare,
freddo come morte pare,
beve ma non è assetato,
non tintinna corazzato*.
 A sua volta, egli pensava che questo fosse un indovinello facilissimo perché la risposta era costantemente al centro delle sue preoccupazioni. Ma sul momento non gli venne in mente niente di meglio, tanto l’aveva messo in agitazione la domanda sulle uova.
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Mal di mare

 Da ambedue i lati le rupi spaventose piombavano da altezze invisibili. Lungi il cielo era pallido. Le acque nere muggivano e scrosciavano, e il vento stridulo urlava sulle loro teste. Frodo, raggomitolato nella barca, udì innanzi a sé Sam mormorare e lamentarsi: «Che posto!
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